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Lopinavir blocca gli effetti del virus che causa il cancro alla cervice


Un farmaco comunemente usato per trattare il virus HIV ha dimostrato per la prima volta di inattivare il papillomavirus umano ( HPV ) che è causa del tumore della cervice in uno studio clinico coordinato dal University of Manchester con il Kenyatta National Hospital ( KNH ) di Nairobi ( Kenya ).

I ricercatori hanno esaminato donne africane con diagnosi di cancro del collo dell'utero HPV-positivo in fase precoce che sono state trattate con il farmaco antivirale Lopinavir.

Lo studio ha esaminato 40 donne con alto e basso grado di malattia pre-cancerosa del collo dell'utero trattate con Lopinavir, auto-applicato direttamente alla cervice come un pessario.

I risultati hanno mostrato una percentuale di donne con diagnosi di malattia di alto grado HPV-positiva tornate alla normalità dopo un breve ciclo di questo trattamento.

Le 40 donne, che avevano tutte malattia HPV-positiva di alto grado, di grado borderline o di grado basso, sono state trattate con una capsula del farmaco antivirale due volte al giorno per 2 settimane.

Strisci cervicali ripetuti hanno mostrato un netto miglioramento entro un mese dal trattamento; dopo tre mesi c'è stata una risposta definitiva.

Su 23 donne inizialmente diagnosticate con malattia di alto grado, 19 ( 82.6% ) erano tornate alla normalità e 2 hanno avuto una malattia di basso grado che ha dato una risposta positiva complessiva del 91.2% tra quelle trattate.

Inoltre, anche le 17 donne inizialmente con diagnosi di malattia borderline o di basso grado hanno mostrato un miglioramento simile.

Le immagini fotografiche della cervice prima e dopo il trattamento hanno mostrato chiaramente la regressione delle lesioni cervicali e non sono state segnalate reazioni avverse.

I risultati hanno superato le aspettative.
Donne con malattia di alto grado sono tornate ad avere una cervice normale sana entro un periodo relativamente breve di tempo.
Una ottimizzazione del dosaggio e del periodo di trattamento potrebbe migliorare ulteriormente l'efficacia.

Il cancro del collo dell’utero è causato dalla infezione del papillomavirus umano, ed è prevalente, in misura superiore a 5 volte, in Africa orientale rispetto al Regno Unito.
In molti Paesi in via di sviluppo, il tumore cervicale HPV-correlato è ancora uno dei tumori femminili più comuni, provocando circa 290.000 decessi all'anno in tutto il mondo.
Lo stesso virus provoca anche una percentuale significativa di tumori della bocca e della gola sia negli uomini che nelle donne e questa malattia sta mostrando un forte aumento nei Paesi cosiddetti sviluppati, come il Regno Unito, dove è ora 2 volte più comune del carcinoma della cervice.

Gli attuali vaccini anti-HPV rappresentano una profilassi volta a prevenire la malattia anziché a curare o trattare i sintomi.
Oltre alla chirurgia, ancora non esiste un trattamento efficace per l'infezione da HPV o la lesione pre-cancerosa, ed è il motivo per cui questi risultati sono rilevanti.

Su scala globale l’infezione da papillomavirus è la più comune malattia a trasmissione sessuale. Anche se in diversi Paesi i programmi di vaccinazione contro HPV sono ben avviati, i vaccini non sono efficaci nelle donne già infettate con il virus.
Inoltre, gli attuali vaccini non-proteggono contro tutti i tipi di HPV e sono costosi, cosa che può limitarne l'uso in Paesi con poche risorse.

I ricercatori ritengono che questi risultati offrano un potenziale trattamento economico e preferibilmente auto-somministrato che potrebbe eliminare le infezioni da HPV in fase iniziale prima che queste si sviluppino in tumori. ( Xagena2014 )

Fonte: University of Manchester, 2014

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